lunedì 7 aprile 2008

Fine settimana

Ci si interroga sempre sul genere da dare quando si vuole indicare un fine settimana. Per anni abbiamo cercato di sostituire la parola con un pratico weekend palesemente maschile ma per fare chiarezza riportiamo, sperando di far luce sulla questione, quello che, a tale proposito, ha scritto Severina Parodi sulla Crusca per voi (n° 5, p. 12): "Quanto a la fine settimana o il fine settimana, sintagma anch'esso ambigenere, l'uso sembra decisamente inclinare verso il genere maschile, forse per l'attrazione esercitata da il (lo) week end da cui deriva; col genere femminile si tende per lo più ad usare la fine della settimana".

Sintagma:
Il sintagma è la combinazione di due o più elementi linguistici dotata di valore sintattico autonomo, compiuto. I sintagmi sono gli elementi di base della frase e sono costituiti dal nome (sintagmi nominali) o dal verbo (sintagmi verbali) seguiti da proprie determinazioni. Per esempio la frase «il farmaco betabloccante inibisce i recettori beta del sistema nervoso simpatico» è formata dal sintagma nominale «il farmaco betabloccante» e dal sintagma verbale «inibisce i recettori beta del sistema nervoso». E' dunque il gruppo minimo di elementi significativi che costituisce l’unità basilare di una struttura sintattica. Sono sintagmi, per esempio, il "soggetto", il "predicato" e il "complemento" dell’analisi logica. Nello studio della lingua italiana si citano spesso diversi tipi di sintagmi: per esempio i sintagmi nominali, costituiti da un nome e da un determinante (aggettivo, articolo dimostrativo o altro; per esempio "bianca fronte"); quelli preposizionali, costituiti da una preposizione accompagnata da un nome (per esempio "delle genti"); e quelli verbali, formati da una voce verbale con il proprio ausiliare, a sua volta integrata dal sintagma nominale o preposizionale (per esempio "rinnova la paura").

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