Il perìodo ipotètico è costituito di due elementi: la proposizione reggente, detta apòdosi, e la proposizione condizionale, detta pròtasi.
Si distingue in tre tipi a seconda che la protasi sia reale, possibile o impossibile.
Periodo ipotetico della realtà
la condizione espressa nella protasi è realmente sussistente;
i verbi della protasi e dell’apodosi sono o al presente o al futuro indicativo.
Es.: se consegni il tema entro la mattinata, non ci saranno problemi.
Periodo ipotetico della possibilità
la condizione enunciata nella protasi è solo possibile.
Il verbo della protasi è al congiuntivo imperfetto e nell’apodosi è al condizionale presente.
Es.: se andassi a Roma, visiterei il Colosseo.
Periodo ipotetico dell’irrealtà
la condizione espressa nella protasi è irreale o impossibile.
Se questa condizione è riferita al momento in cui si parla o si scrive, i tempi verbali sono il congiuntivo imperfetto per la protasi e il condizionale presente per l’apodosi.
Es.: se io lasciassi questo lavoro, perderei tutti i miei colleghi.
Se la condizione irreale è riferita al passato, il verbo della protasi è al congiuntivo trapassato e quello dell’apodosi al condizionale passato.
Es.: se io avessi studiato con maggiore impegno, sarei stato sicuramente promosso.
* * *Si distingue in tre tipi a seconda che la protasi sia reale, possibile o impossibile.
Periodo ipotetico della realtà
la condizione espressa nella protasi è realmente sussistente;
i verbi della protasi e dell’apodosi sono o al presente o al futuro indicativo.
Es.: se consegni il tema entro la mattinata, non ci saranno problemi.
Periodo ipotetico della possibilità
la condizione enunciata nella protasi è solo possibile.
Il verbo della protasi è al congiuntivo imperfetto e nell’apodosi è al condizionale presente.
Es.: se andassi a Roma, visiterei il Colosseo.
Periodo ipotetico dell’irrealtà
la condizione espressa nella protasi è irreale o impossibile.
Se questa condizione è riferita al momento in cui si parla o si scrive, i tempi verbali sono il congiuntivo imperfetto per la protasi e il condizionale presente per l’apodosi.
Es.: se io lasciassi questo lavoro, perderei tutti i miei colleghi.
Se la condizione irreale è riferita al passato, il verbo della protasi è al congiuntivo trapassato e quello dell’apodosi al condizionale passato.
Es.: se io avessi studiato con maggiore impegno, sarei stato sicuramente promosso.
Pròtasi
sostantivo f. inv.
lett. proemio, parte introduttiva del poema epico classico in cui sono tradizionalmente contenuti l’argomento, l’invocazione alla divinità ispiratrice e talvolta la dedica.
gramm. nel periodo ipotetico, la proposizione subordinata, di valore condizionale, introdotta dalla congiunzione se (o da altro elemento equivalente) e correlata alla frase principale detta apodosi.
Sinonimi: ipotesi, premessa.
Etimo gr. prótasis, deriv. di protéinein, comp. di pró “in avanti” e téinein “tendere”, lat. tardo prŏtăsi(m).
Data metà Sec. XVI.
Apòdosi
sostantivo f. inv.
gramm. proposizione principale del periodo ipotetico che esprime la conseguenza della condizione posta o dell’ipotesi esposta nella protasi.
Etimo gr. apódosis restituzione, esposizione, spiegazione; comp. di apó “da” e un deriv. di didónai “dare” cfr. apodídōmi restituisco, lat. tardo apŏdŏsi(n).
Data 1819.
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Testi consultati:
sostantivo f. inv.
lett. proemio, parte introduttiva del poema epico classico in cui sono tradizionalmente contenuti l’argomento, l’invocazione alla divinità ispiratrice e talvolta la dedica.
gramm. nel periodo ipotetico, la proposizione subordinata, di valore condizionale, introdotta dalla congiunzione se (o da altro elemento equivalente) e correlata alla frase principale detta apodosi.
Sinonimi: ipotesi, premessa.
Etimo gr. prótasis, deriv. di protéinein, comp. di pró “in avanti” e téinein “tendere”, lat. tardo prŏtăsi(m).
Data metà Sec. XVI.
Apòdosi
sostantivo f. inv.
gramm. proposizione principale del periodo ipotetico che esprime la conseguenza della condizione posta o dell’ipotesi esposta nella protasi.
Etimo gr. apódosis restituzione, esposizione, spiegazione; comp. di apó “da” e un deriv. di didónai “dare” cfr. apodídōmi restituisco, lat. tardo apŏdŏsi(n).
Data 1819.
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Testi consultati:
Barbara Colonna, Dizionario degli errori e dei dubbi della lingua italiana, Newton & Compton, Roma 2005.
Tullio De Mauro, Il Dizionario della lingua italiana, Paravia - Bruno Mondadori, Milano 2000, CD-ROM.
Francesco Sabatini, Vittorio Coletti, Dizionario della Lingua Italiana, Rizzoli Larousse, Milano 2003, CD-ROM.
Tullio De Mauro, Il Dizionario della lingua italiana, Paravia - Bruno Mondadori, Milano 2000, CD-ROM.
Francesco Sabatini, Vittorio Coletti, Dizionario della Lingua Italiana, Rizzoli Larousse, Milano 2003, CD-ROM.